Ci sono alcune date che bisognerebbe segnarsi. Una è quella del 30 aprile 2025, quando Xiaomi ha lanciato MiMo, un modello di intelligenza artificiale che sta facendo parlare molto il mondo tech. Con soli 7 miliardi di parametri, questo piccolo gigante riesce a surclassare nei benchmark modelli ben più imponenti come o1-mini di OpenAI e QwQ-Preview di Alibaba. Il segreto risiede in un allenamento mirato su dataset ultraspecializzati per matematica, logica e programmazione, con ben 200 miliardi di token dedicati e una tecnica innovativa chiamata Multiple-Token Prediction.

La strategia dell’ecosistema

Invece di puntare al cloud, Xiaomi integrerà MiMo in tutti i suoi dispositivi, dagli smartphone agli elettrodomestici smart. Lo Xiaomi 15 Ultra lanciato a marzo è solo il primo di una lunga serie di prodotti che condivideranno questo cervello digitale miniaturizzato. L’obiettivo non è competere frontalmente con i colossi del cloud computing, ma creare un’intelligenza distribuita che vive nei dispositivi e funziona anche offline.

Il negozio nel mall Qing-dao Lion di  Xiaomi (Immagine Wikipedia)
Il negozio nel mall Qing-dao Lion di Xiaomi (Immagine Wikipedia)

Come cambia il mercato delle AI

ProduttoreNome AIParametriSpecializzazioneStrategia di integrazioneApproccioPunti di forza
XiaomiMiMo7 miliardiMatematica, Ragionamento, CodingIn tutti i dispositivi dell’ecosistemaOpen source, on-deviceOttimizzazione hardware, eccellenza in nicchie specifiche
SamsungGaussNon dichiaratoTraduzione, Generazione testo, CodingPrincipalmente smartphone premiumProprietario con API sviluppatoriIntegrazione profonda con One UI, focus sulla produttività
AppleApple IntelligenceNon dichiaratoUso generico, privacy-firstDispositivi Apple (iPhone, iPad, Mac)Chiuso e interamente on-devicePrivacy estrema, integrazione perfetta nell’ecosistema, focus sull’esperienza utente
GoogleGeminiVariabile (16B-1T+)Multimodalità, ricercaPixel e cloudIbrido (on-device + cloud)Accesso all’intera knowledge base di Google, multilingua avanzato
OPPO/OnePlusAndesGPT~7 miliardiEditing foto, personalizzazioneSmartphone ColorOSProprietarioOttimizzazione per attività quotidiane, AI per fotografia
DeepSeek (riferimento)DeepSeek-V37B+Generazione testo, ricercaSolo cloud, non legato a hardwareOpen source, Web-firstAccesso in tempo reale a Internet, personalizzazione avanzata

La mossa di Xiaomi non è isolata: Samsung sviluppa Gauss, Apple ha la sua AI, Apple Intelligence, per gli iPhone, mentre Google spinge Gemini nei Pixel. Stiamo assistendo alla frammentazione del mercato dell’intelligenza artificiale, con ogni produttore che crea la propria soluzione ottimizzata. Il parallelo con l’evoluzione dei processori è evidente: come ARM domina nei dispositivi mobili e Intel nei desktop, anche nell’AI potrebbero emergere specialisti per ogni nicchia di mercato.

La rivoluzione silenziosa

Questo approccio potrebbe cambiare radicalmente l’esperienza d’uso della tecnologia nei prossimi anni. Non avremo più un’unica AI onnisciente ma miliardi di piccole intelligenze ultra-specializzate, ognuna eccellente nel proprio compito specifico. Il vincitore di questa rivoluzione silenziosa sarà probabilmente chi riuscirà a far dimenticare agli utenti che stanno interagendo con un’intelligenza artificiale. MiMo, con le sue prestazioni impressionanti in un formato così compatto, potrebbe essere il segnale dell’inizio di una nuova era per la tecnologia di consumo.​​​​​​​​​​​​​​​​

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