Elon Musk è stato chiaro: per il mantenimento di colonie umane sul Pianeta Rosso è necessario “portare oltre 100mila persone e 1 milione di tonnellate di carico su Marte”. Il ceo di Tesla e proprietario di SpaceX ha detto recentemente che “garantire il futuro della nostra specie” ha la priorità rispetto al semplice trasporto di una manciata di persone su Marte, con l’obiettivo critico di avere colonie marziane che possano “crescere anche se le navi di rifornimento dalla Terra smettessero di arrivare per qualsiasi motivo“.
Quindi: la conquista di Marte (o la sua colonizzazione, scegliete voi il termine) è un progetto articolato con un fine ben chiaro: la sopravvivenza della nostra specie se le cose sulla Terra dovessero andare male. Inquinamento, guerre, asteroidi: Marte come piano B. O come paradiso per i super miliardari (Musk ha detto più volte che lui vuole andare a vivere e morire su Marte, possibilmente in momenti diversi).
SpaceX ha stabilito il nuovo prezzo della capacità di carico di Starship a 100 milioni di dollari per tonnellata metrica per le missioni sulla Luna e su Marte previste rispettivamente per il 2028 e il 2030. L’azienda di Musk ha completato l’11° volo di prova di Starship il 13 ottobre: l’ultimo lancio del 2025. Poi vedremo.
Due visioni contrapposte
Visione | Protagonista | Obiettivo | Strategie e strumenti principali |
---|---|---|---|
Colonizzazione | Elon Musk (SpaceX) | Creare colonie autosufficienti su Marte | Trasporto massiccio con Starship, riduzione costi, missioni 2028–2030 |
Habitat orbitanti | Jeff Bezos (Blue Origin) | Far vivere milioni di persone nello spazio vicino alla Terra | Costruzione di enormi stazioni orbitali, uso energia solare, infrastrutture robotiche |
Economia spaziale | Jeff Bezos (Blue Origin) | Spostare attività industriali nello spazio | Data center spaziali, sfruttamento continuo dell’energia solare |
Futuri possibili | Umanità (Pianeta Terra) | Redistribuirsi nel sistema solare | Orbite terrestri → fascia Terra–Luna → colonie più lontane, Marte |
L’altra campana
Ci sono parecchi critici alla visione di Musk, perché secondo altre strategie la cosa migliore sarebbe costruire degli enormi habitat orbitanti e autosufficienti, parcheggarli in zone “sicure” del sistema solare, sfruttare l’energia solare e dare così una seconda casa, “più facile e sicura”, a milioni e milioni di persone.
Come per Marte, si fa prima a dirlo che non a farlo, ovviamente. Però il piano, tra gli altri anche di Jeff Bezos (il fondatore di Amazon, che ha a sua volta creato la compagnia spaziale Blue Origin) è più articolato. Se Musk vuole il piano B su Marte, Bezos invece si immagina un’economia spaziale molto più ampia e articolata. In cui, ad esempio, ci sono i robot che gestiscono il lavoro pericoloso a terra e nello spazio. Oppure, le infrastrutture orbitali che supportano le attività terrestri.
Per dire: Bezos immagina che, al crescere dei centri di calcolo che avranno bisogno di sempre più energia, cominceremo a costruirli nello spazio entro pochi anni, per sfruttare l’energia solare senza il velo dell’atmosfera: “Questi nuovi, giganteschi centri di calcolo per l’addestramento dell’AI – ha detto Bezos – saranno costruiti nello spazio, perché lì abbiamo energia solare 24 ore su 24, sette giorni su sette. Non ci sono nuvole né pioggia, nessun maltempo“.
Il ruolo fondamentale dell’AI
Sì, perché tutto adesso ruota attorno alla AI, capace di fare qualsiasi cosa: ottimizzare la produzione, sviluppare nuove macchine, aiutare le persone, risolvere problemi irrisolvibili, occuparsi di lavori più o meno faticosi. E muovere una montagna di investimenti. È una bolla economica? In molti pensano di sì. Bezos mica tanto: “Non c’è mai stato un momento migliore per essere entusiasti del futuro“, ha detto, definendo la bolla dell’AI una “buona” bolla industriale, rispetto alle “cattive” bolle finanziarie.
L’obiettivo sono i condomini in orbita, le isole nello spazio, le soluzioni sparpagliate in cui l’umanità si redistribuisce prima attorno alla Terra, poi tra la Terra e la Luna, e poi nel resto del sistema solare. Se qualcuno si ricorda il vecchio cartone animato Gundam, che cosa potrebbe andare mai storto?
Per scoprire come saranno fatte queste case nelle quali noi (o i nostri discendenti) andremo a vivere per scelta, restate sintonizzati perché parleremo presto del Cilindro di O’Neill.
Alcune fonti di questo articolo:
- https://timesofindia.indiatimes.com/technology/tech-news/amazon-founder-jeff-bezos-makes-a-rare-public-appearance-at-tech-event-says-millions-of-people-will-live-in-/articleshow/124319269.cms
- https://www.thebridgechronicle.com/tech/techjeff-bezos-space-habitat-prediction-tech-event-mp99
- https://www.reuters.com/business/energy/data-centres-space-jeff-bezos-thinks-its-possible-2025-10-03/
- https://www.benzinga.com/news/space/25/10/48242651/elon-musk-says-100k-people-1-million-tons-of-cargo-needed-to-sustain-mars-colonies-reiterates-starships-importance-will-land-humans-on-mars