Per adesso si chiama “SearchGPT Prototype“, è un prototipo di motore di ricerca creato da OpenAI e basato sulla famiglia di modelli GPT-4. Ovvero, come dice l’azienda stessa, è “un prototipo di nuove funzioni di ricerca che utilizza la forza dei nostri modelli di intelligenza artificiale per fornire risposte rapide con fonti chiare e pertinenti”.
In pratica, ChatGPT va alla guerra con Google e con Anthropic, l’altro fornitore di servizi di intelligenza artificiale (quello di “Claude”) che si autodefinisce già un “Motore di risposta basato sull’AI”.
L’arma segreta di SearchGPT
Le caratteristiche del nuovo servizio, per adesso in beta a invito (ci si iscrive da qui, al lancio è stato offerto a diecimila utenti) sono sulla carta molto interessanti. Intanto perché OpenAI ha dichiarato di aver collaborato con alcuni grandi editori americani, tra cui il Wall Street Journal e The Atlantic, per costruire il suo motore di ricerca; gli editori possono gestire la modalità di visualizzazione dei loro contenuti.
E poi per le potenzialità: SearchGPT funziona come un “normale” strumento di ricerca, ma è alimentato da GPT-4 ed è quindi in grado di organizzare i link trovati (grazie all’accesso in tempo reale a internet) e di riassumere il risultato “con parole sue”.
A seconda dei casi indicherà quali sono le fonti rilevanti, ma in buona sostanza questo vuol dire che il risultato di una ricerca non sarà più un elenco di fonti rilevanti, bensì un riassunto fatto da SearchGPT che nella maggior parte dei casi potrebbe rendere superfluo cliccare per andare a leggere le singole pagine trovate.
La profezia di Gartner
L’annuncio di OpenAI, atteso ormai da tempo, va nella direzione di un’altra, sorprendente previsione che è stata fatta alla fine del mese scorso dalla società di analisi Gartner: l’imminente e drammatico declino del traffico dei motori di ricerca. “Entro il 2026 – ha detto Gartner –, il volume dei motori di ricerca tradizionali diminuirà del 25%, e il marketing di ricerca perderà quote di mercato a favore dei chatbot AI e di altri agenti virtuali”.
La “profezia” di Gartner è da mettere in un contesto più ampio. L’attività di ricerca pura sul web, il cosiddetto “search”, è sia un potentissimo strumento culturale (ci dà l’accesso non solo alla conoscenza ma anche a milioni di siti web che contengono servizi pubblici e privati, pubblicità, attività commerciali, contenuti socialmente rilevanti) che un grande business. Il valore del mercato della ricerca online, secondo Skyquestt, è di 203,76 miliardi di dollari nel 2023 e arriverà a 368,93 miliardi di dollari entro il 2031, con un tasso di crescita dell’11,05% nel periodo di previsione (2024-2031). Google dal 2014 controlla tra l’80% e il 90% di questo mercato.
Nel 2023 l’azienda di Mountain View ha battuto le previsioni degli analisti arrivando a un fatturato di circa 307 miliardi di dollari, la parte di Search è pari a quasi il 57% del fatturato totale, a cui si aggiunge anche il 10% di pubblicità su Youtube. In tutto sono 186 miliardi di dollari. Un’altra fetta da 31,3 miliardi viene dalle pubblicità che compaiono sulla rete di distribuzione di Google, e che sono una fonte di guadagno indiretta dell’attività di ricerca (le pubblicità “pagano” quando i siti vengono visualizzati spesso perché sono ben posizionati nel motore di ricerca).
SearchGPT riuscirà ad affondare Google?
Bing di Microsoft e gli altri motori di ricerca (Yahoo, Yandex, Baidu, DuckDuck Go) hanno percentuali praticamente irrilevanti ai fini dell’impatto sul mercato. Quando si parla di mercato del Search si parla sostanzialmente di Google Search. Quindi, la domanda diventa: SearchGPT potrebbe davvero mettere in crisi la fonte di più di metà del fatturato di Google?
La risposta è difficile. Probabilmente no, almeno non adesso. Sicuramente ChatGPT, che è un chatbot AI e non un motore di ricerca: le sue risposte non sono affidabili, non fanno riferimento a una serie di fonti credibili (o almeno esplicite) ed è anche “isolato” da Internet. Inoltre, le allucinazioni e tutte le forme di “narrazione falsa e mendace” rendono l’uso di ChatGPT gratuito o nella versione a pagamento comunque non addestrato su uno specifico insieme di conoscenze (ad esempio su specifici documenti di una organizzazione) praticamente una roulette russa. Ogni sua risposta potrebbe essere giusta oppure no.
Come funziona SearchGPT
Tuttavia, un motore di ricerca che sia basato sull’AI, il cui addestramento sia stato curato meglio e con una buona interfaccia, potrebbe fare la differenza. Da questo punto di vista, oltre al clamore che ogni annuncio di OpenAI genera, ci sono anche le prime descrizioni del servizio: SearchGPT riassume le informazioni trovate sui siti web, compresi quelli di notizie (che hanno contribuito al suo addestramento specifico), e permette agli utenti di porre altre domande per approfondire le richieste (come fanno anche ChatGPT). Le fonti delle risposte sono collegate alla fine di ogni risposta, tra parentesi. E in una nuova barra laterale gli utenti possono vedere altri risultati e relative fonti con delle informazioni che GPT-4 giudica rilevanti.
Tutto questo ammesso e non concesso che SearchGTP non abbia le “allucinazioni” come il suo fratello ChatGPT, e offra davvero risultati attendibili, e non consigli di mettere la colla sulla pizza o di mangiare sassi per digerire meglio.
Basterà tutto questo a far passare il testimone della ricerca da Google a OpenAI? Probabilmente no, ma è un inizio che richiederà una risposta rapida da parte dell’azienda californiana. Senza contare che i danni collaterali saranno i siti web indipendenti, che vedranno calare sempre di più il numero di visitatori perché questi troveranno nella risposta di SearchGPT praticamente tutto quello che gli serve.
Alcune fonti per questo articolo:
- https://www.theverge.com/2024/7/25/24205701/openai-searchgpt-ai-search-engine-google-perplexity-rival
- https://www.wsj.com/tech/ai/openai-search-engine-searchgpt-97771f86
- https://www.gartner.com/en/newsroom/press-releases/2024-02-19-gartner-predicts-search-engine-volume-will-drop-25-percent-by-2026-due-to-ai-chatbots-and-other-virtual-agents
- https://www.thewrap.com/search-engine-traffic-drop-prediction-gartner/
- https://www.skyquestt.com/report/search-engine-market
- https://www.doofinder.com/en/statistics/google-revenue-breakdown