Se oggi Bill Gates è conosciuto come il papà in pensione di Windows, il fondatore di Microsoft che ha fatto mic-drop ed è diventato un miliardario filantropo che combatte la malaria in Africa, nel 1977 era tutta un’altra cosa. Era solo un ragazzino scapestrato con i capelli lunghi e un’idea fissa in testa: i computer. La notte del 13 dicembre di quell’anno, la polizia di Albuquerque nel New Mexico immortalò quello che sarebbe diventato uno degli scatti più iconici della storia della tecnologia: la foto segnaletica di un giovanissimo Gates, arrestato per guida senza patente.

La storia ha dell’incredibile, se vista con gli occhi di oggi. Il ventenne co-fondatore di quella che sarebbe diventata Microsoft (all’epoca si scriveva ancora “Micro-soft”, con il trattino) venne fermato mentre guidava l’auto del socio Paul Allen. Senza avere con sé la patente. Il risultato? Una notte in cella con gli ubriachi della città. Ma prima, com’è tradizione, il “mug-shot”, la foto identificativa per gli archivi del locale comando della polizia.

L’epica foto segnaletica

Lo scatto è memorabile: un Gates dall’aria sorniona, con i capelli alla Beatles e un maglione che sembra rubato dall’armadio del nonno, guarda dritto nell’obiettivo con un’espressione che è diventata leggendaria. Non c’è traccia del businessman che sarebbe diventato, ma si intravede già quella scintilla di sfrontatezza che lo avrebbe portato a rivoluzionare il mondo dell’informatica.

Non a caso Gates è stato sempre non solo un grande negoziatore dei suoi prodotti (strinse un accordo con il colosso Ibm dal quale a guadagnarci fu solo lui) ma anche un grandissimo giocatore di poker, che “spazzolava” regolarmente i suoi amici e colleghi in lunghissime partite notturne.

Nell’era di Internet, quella foto ha avuto una seconda vita. È diventata uno dei meme più virali della rete, utilizzata e riutilizzata in infinite varianti. La sua popolarità è tale che circola persino una leggenda urbana secondo cui la silhouette dell’icona del profilo utente di Outlook, il client di posta elettronica di Microsoft, sarebbe basata proprio su quella foto segnaletica. Una storia smentita dall’azienda, ma che continua a circolare con la tenacia tipica delle leggende metropolitane più riuscite.

Ma il profilo utente vuoto di Outlook non vi sembra che ricordi la silhouette della foto segnaletica di Bill Gates? Microsoft dice di no, però noi i nostri dubbi ce li abbiamo!

Un promemoria dal passato

L’episodio ha lasciato il segno nel giovane imprenditore. Gates stesso ha raccontato una volta che, dopo quella notte incredibile, ha sempre tenuto nel portafoglio una considerevole quantità di contanti: il cash sufficiente per essere pronto a pagare una eventuale cauzione. Una lezione imparata sul campo che rivela il lato pragmatico dell’uomo che sarebbe diventato, per molto tempo, il più ricco del pianeta.

La foto rappresenta anche un curioso promemoria di come anche i più grandi imperi tecnologici abbiano avuto inizi tutt’altro che perfetti. Nel 1977 Microsoft era poco più di un’idea ambiziosa nella testa di due ragazzi appassionati di computer. Gates stesso aveva mollato il corso di laurea ad Harvard, perché aveva scelto di seguire la sua passione anziché completare gli studi in una delle università più prestigiose del mondo. Sembra una storia da “founder” di startup di oggi, e invece succedeva quasi cinquanta anni fa.

E oggi quella foto segnaletica è diventata un simbolo: ricorda che anche i miliardari sono stati giovani e hanno fatto le loro sciocchezze. E forse, suggerisce anche che un po’ di sana incoscienza giovanile non è necessariamente un male quando si hanno grandi sogni da realizzare. L’importante poi è avere abbastanza cash da tirarsi fuori dai guai.

Alcune fonti di questo articolo:
  • https://www.snopes.com/fact-check/microsoft-outlook-bill-gates-mugshot/
  • https://www.snopes.com/fact-check/mugshot-bill-gates-arrested/
  • https://x.com/JonErlichman/status/1734897286537261282#