Creare strumenti che permettano ai creativi di fare cose prima impossibili. La filosofia di Steve Jobs che è letteralmente il Dna di Apple ha trovato una nuova declinazione. Se andrete a vedere “F1” al cinema, nelle sale IMAX di tutto il mondo, vedrete un film in cui Brad Pitt sfreccia a oltre 300 chilometri orari su una vettura di Formula 1 in sequenze mozzafiato girate con una tecnologia mai vista prima sul grande schermo. Una ripresa di altissima qualità, con video professionale sotto tutti gli aspetti (risoluzione, formato del file, gradazione del colore), fatta con un iPhone 15 Pro modificato.
Il film da 200 milioni di dollari di Apple Original Films nasconde infatti un segreto tecnologico che potrebbe cambiare per sempre il modo con il quale si girano i film d’azione di tipo automobilistico: le riprese più spettacolari sono state realizzate con una videocamera custom derivata direttamente dall’iPhone 15 Pro.
Apple ha letteralmente trasformato il suo smartphone in uno strumento cinematografico professionale, sostituendo tutti i componenti interni del modulo standard utilizzato nelle gare di Formula 1 con i sensori e l’hardware del telefono. È la filosofia di Jobs che arriva sul grande schermo: strumenti per i creativi che permettano loro di fare cose prima impossibili. Il risultato è una videocamera capace di catturare l’adrenalina delle corse con un realismo mai raggiunto prima nel cinema.
Anatomia di una ripresa
La videocamera personalizzata integra il sensore da 48 megapixel e il chip A17 Pro dell’iPhone 15 Pro, racchiusi in un modulo progettato per essere montato direttamente sulle monoposto senza alterarne aerodinamica o prestazioni. Forma, aggancio e anche peso sono identici a quelli dei moduli aerodinamici usati per le riprese tipo “camera-car” della Formula 1, che però hanno una qualità del video (risoluzione, colore, esposizione) adatta a un uso televisivo e impossibili da portare sul grande schermo, soprattutto con uno standard IMAX.
Il dispositivo infatti registra in formato 4K ProRes a 24 fotogrammi al secondo, garantendo quella sfocatura cinematografica del movimento che rende le immagini coinvolgenti. Non disponendo di connettività wireless per motivi di sicurezza, la videocamera viene controllata tramite un iPad dedicato collegato via USB-C e utilizzato per scaricare rapidamente i video ai box , cosa che permette di regolare in tempo reale parametri come frequenza dei fotogrammi, bilanciamento del bianco e guadagno d’esposizione. Il tutto alimentato da una batteria di iPhone e dotato di un filtro a densità neutra per il controllo perfetto dell’esposizione.

Il regista è Joseph Kosinski, reduce dal successo di “Top Gun: Maverick“. Kosinski ha potuto girare durante le stagioni 2023 e 2024 della Formula 1 grazie all’accesso senza precedenti garantito da Lewis Hamilton, co-produttore del film oltre che sette volte campione del mondo. Il team di produzione è diventato di fatto l’undicesima squadra nel paddock, con un proprio garage tra Mercedes e Ferrari e la possibilità di piazzare fino a 28 telecamere simultaneamente durante i gran premi più importanti.


Alla fine delle riprese, Kosinski aveva accumulato oltre cinquemila ore di girato, un materiale che nessun film di corse aveva mai potuto raccogliere prima. Lewis Hamilton aveva lanciato la sfida al regista: “Non ho mai visto riprese che catturassero davvero cosa significa guidare una di queste macchine”. Grazie alla tecnologia degli iPhone, adesso è stato possibile.
Primi al cinema
A prescindere da come andrà il film (e Apple ovviamente spera molto bene, visto che è costato 200 milioni di dollari), Apple è già arrivata prima in una “gara” che la vede opposta a tutti i grandi produttori di smartphone. È stata infatti lei la prima a portare una produzione di qualità hollywodiana da film d’azione sul grande schermo con riprese fatte utilizzando le loro tecnologie.
Produttore | Progetti | Limiti | Risultati |
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Apple | Videocamera custom da iPhone 15 Pro per F1, clip e trailer immersivi | Richiede modifiche hardware profonde; non è una soluzione per il pubblico | Riprese da cinema realistico su auto di F1; ha fatto da case-study per una nuova estetica cinematografica |
Samsung | Cortometraggi su Galaxy (es. “Behold” su S21 Ultra), pubblicità in 8K | Miglioramenti software, ma hardware standard; sensori piccoli in condizioni estreme | Ottime immagini da smartphone, adatte a corti o spot di qualità |
Sony | Xperia Pro, Cinema Pro, brevi filmati demo e cortometraggi | Hardware vicino al professionale ma in un corpo smartphone; costo elevato | Ottima qualità video, controlli manuali da camera cinema, appeal per i filmmaker |
Xiaomi | Spot e clip promozionali girati su Xiaomi Ultra con Leica | Limitato a brevi video; focus su marketing | Buona resa cromatica, bokeh di qualità Leica; risultati buoni ma non cinematografici |
OnePlus/OPPO | Corti sperimentali e pubblicità girati in 4K/8K | Nessun setup professionale dedicato; solo smartphone stock | Video di qualità convincente per advertising; meno spinta “cinema” |
La rivoluzione dell’esperienza immersiva
Ma l’innovazione di Apple non si ferma alla produzione. Se avete un iPhone, provate: il colosso di Cupertino infatti ha sviluppato anche una tecnologia aptica che fa letteralmente vibrare l’iPhone degli spettatori in sincronia con i motori e le azioni di gara quando guardano il trailer tramite l’app Apple TV sul suo telefono. Si tratta di un’esperienza sensoriale completamente nuova, esclusiva per i dispositivi Apple, che trasforma la visione in un evento multisensoriale. In pratica, questa tecnologia utilizza il sistema di feedback tattile dell’iPhone per riprodurre le vibrazioni dei motori V6 turbo della Formula 1: potete così “sentire” letteralmente la potenza delle monoposto attraverso il vostro iPhone.
Questa scelta tecnologica non è casuale ma riflette la filosofia aziendale che Tim Cook ha spiegato in una recente intervista a Variety. Per il Ceo di Apple, l’azienda si posiziona “all’intersezione tra tecnologia e arti liberali” e vuole che Apple TV+ diventi “un luogo dove i grandi narratori raccontano le loro storie migliori“.

Cook respinge l’idea che l’obiettivo sia vendere più iPhone attraverso i contenuti: “Non penso affatto a quello. Lo considero un business a sé stante“. L’approccio di Apple è quello del “toolmaker”, come aveva pensato Steve Jobs: creare strumenti che permettano ai creativi di fare cose prima impossibili.
E “F1” rappresenta il test perfetto per verificare il potere di Apple di influenzare la cultura attraverso il soft power di un film ad ampio appeal piuttosto che solo attraverso l’hardware. Cook vede nel progetto la possibilità di dimostrare come l’azienda possa “portare qualcosa di unicamente Apple al cinema, come la nostra tecnologia delle telecamere“.
Dietro, dal punto di vista filosofico, c’è di più. La strategia di Cook punta su eccellenza e innovazione: “Facciamo solo poche cose per le dimensioni della nostra azienda. Mettiamo tutto noi stessi in ciascuna di esse, e facciamo televisione e film allo stesso modo“. Per Apple, il successo si misura rimanendo fedeli alla propria stella polare: l’innovazione che cambia le regole del gioco. È vero? È davvero così? Alle accuse di innovazione incrementale e di ritardi in settori chiave come l’intelligenza artificiale, Apple risponde così: focalizzazione totale su poche cose di altissima qualità.
La scommessa da tremila miliardi di dollari
Con un valore di mercato di 3.100 miliardi di dollari e 30 miliardi in riserve di cassa, Apple avrebbe potuto facilmente acquistare uno studio cinematografico esistente. Invece ha scelto la strada più difficile ma coerente con la propria identità: costruire da zero un’offerta di contenuti originali puntando sulla qualità assoluta. Eddy Cue, architetto dell’espansione di Apple nell’intrattenimento, spiega la filosofia: “Mentre tutti puntavano sulla quantità, abbiamo visto un’opportunità concentrandoci sulla qualità“. Infatti, dal lancio di Apple TV+ nel novembre 2019, l’azienda ha investito letteralmente miliardi per attrarre talenti di primo piano come Jennifer Aniston, Reese Witherspoon, Martin Scorsese e ora Brad Pitt.

Il 2025 è fondamentale per Apple TV+. Si tratta infatti del primo anno senza l’impatto di pandemia o scioperi, cosa che permette ad Apple finalmente di dispiegare una programmazione completa per la sua casa di produzione. La lista di progetti stellari include “The Studio” di Seth Rogen, “Severance” stagione 2, “Slow Horses” con Gary Oldman e “Disclaimer” con Cate Blanchett, oltre a vari altri.
Come sottolinea il produttore Jerry Bruckheimer, veterano di “Top Gun” e “CSI“: “Non ho mai visto un’azienda investire tutto quello che aveva in un film come questo“. Una esagerazione, forse, però per Apple, “F1” non è solo intrattenimento ma un modo con cui dimostrare che l’innovazione tecnologica può rivoluzionare anche il linguaggio cinematografico.
Alcune fonti di questo articolo:
- https://www.apple.com/tv-pr/news/2025/06/apple-tv-celebrates-emmy-award-winning-hit-seriesseverance-with-panel-at-apple-fifth-avenue-flagship-store-and-a-surprise-appearance-by-f1-the-movie-star-brad-pitt-and-apple-ceo-tim-cook/
- https://www.thedrive.com/news/apple-had-to-invent-a-camera-for-the-f1-movie-because-broadcast-ones-werent-good-enough
- https://www.newsweek.com/sports/racing/f1-movie-breaks-boundaries-apple-iphone-tech-onboard-cameras-2087187
- https://www.wired.com/story/apple-created-a-custom-iphone-camera-for-f1/
- https://petapixel.com/2025/06/17/apple-built-a-custom-iphone-based-camera-to-film-inside-real-f1-cars/
- https://www.forbes.com/sites/lesliekatz/2025/06/12/haptic-trailer-for-f1-film-lets-you-feel-the-race-on-your-iphone/
- https://www.reuters.com/business/media-telecom/how-lewis-hamilton-apple-brought-f1-racing-movie-screen-2025-06-16/
- https://variety.com/2025/film/news/f1-apple-movie-strategy-tim-cook-lewis-hamilton-1236424270/
- https://www.youtube.com/watch?v=n-MDGqexqjQ