Qual è il talento più prezioso e raro per le aziende come OpenAI e Anthropic che stanno costruendo l’intellgienza artificiale? Lo spiega Bloomberg, l’agenzia globale di notizie finanziarie, raccontando che, in un bar panoramico del Lower East Side di Manhattan a New York, 150 “ricercatori quantitativi” di Wall Street si sono trovati faccia a faccia con i reclutatori di Anthropic. L’azienda di intelligenza artificiale di San Francisco li corteggiava con cibo fusion: stuzzichini di pollo e involtini cantonesi, promettendo loro una vita lontana dalla finanza tradizionale.

A giugno l’evento si è ripetuto, questa volta a Londra, un pezzetto di una campagna di reclutamento che coinvolge anche OpenAI e Perplexity AI. Il messaggio è chiaro: la Silicon Valley vuole sottrarre a Wall Street i suoi migliori talenti matematici.

Secondo la stampa americana i talenti “abboccano”: Aron Thomas e Charles Guo, ad esempio, all’inizio di quest’anno hanno fatto il grande salto, lasciando i templi della finanza a Wall Street per unirsi ad Anthropic. Entrambi hanno elogiato le loro ex aziende come un ottimo posto di lavoro, ma si sono detti attratti dall’opportunità di essere parte della prossima grande rivoluzione tecnologica. “È diventato molto chiaro che l’intelligenza artificiale rivoluzionerà molte cose e guiderà i cambiamenti nel mondo“, ha detto Guo in un’intervista. La loro scelta riflette un trend più ampio che sta scuotendo il mondo della finanza quantitativa.

I maghi dei numeri che fanno gola alla Silicon Valley

Quando sentiamo dire che le aziende di AI come OpenAI assumono “talenti” del settore, di solito non si specifica mai quali sono le effettive competenze di queste persone. L’errore più comune è credere che si tratti di “laureati in intelligenza artificiale”. Invece no, si tratta di tutt’altro: sono i ricercatori quantatitivi.

Ma chi sono esattamente questi “quant researchers“, i ricercatori quantitativi così ambiti? Semplice: sono i maghi dei numeri di Wall Street, professionisti che utilizzano matematica avanzata, statistica e programmazione per trasformare enormi quantità di dati in strategie di investimento redditizie. È un lavoro di élite, molto difficile: richiede talento e competenze rare.

Le loro competenze includono la capacità di individuare pattern nascosti in dataset caotici, sviluppare algoritmi sofisticati e minimizzare i tempi di risposta dei sistemi. Tradizionalmente, questi specialisti hanno dominato il mondo del trading ad alta frequenza e della gestione del rischio finanziario. Hanno un ruolo chiave e per questo vengono pagati moltissimi, con stipendi da cinque o sei zeri. Oggi, però, le aziende di intelligenza artificiale vedono in loro la chiave per risolvere sfide tecnologiche cruciali.

Le competenze dei “quant” si rivelano perfettamente trasferibili al mondo dell’AI per diverse ragioni. La capacità di minimizzare la latenza negli algoritmi li rende preziosi per le aziende che competono per garantire risposte istantanee dai modelli linguistici come ChatGPT. L’esperienza nell’analizzare dati non strutturati è essenziale per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati. Inoltre, sia la ricerca sull’AI che il trading quantitativo richiedono di setacciare vastissime quantità di informazioni per identificare pattern significativi. Non è un caso che aziende come Anthropic e Perplexity stiano espandendo i loro servizi proprio nel settore finanziario.

Identikit dei “quants”

AspettoQuant Researchers: ruolo generaleSkill a Wall Street (finanza quantitativa)Skill nella Silicon Valley (tech/AI)
Cosa sonoProfessionisti specializzati in analisi quantitativa, sviluppano modelli matematici e statistici per analizzare dati complessi.Valutano prodotti finanziari, sviluppano modelli per trading algoritmico, gestione rischio e ottimizzazione portafogli.Creano modelli predittivi e algoritmi per intelligenza artificiale, machine learning, generazione dati sintetici e automazione.
Competenze matematicheMatematica avanzata: calcolo differenziale, algebra lineare, statistica, probabilità, teoria dei giochi, analisi numerica.Forte padronanza di matematica applicata alla finanza quantitativa e statistica per modellazione rischio e pricing strumenti.Matematica statistica e probabilistica per machine learning, deep learning, modelli generativi (GANs, VAEs).
Competenze di programmazioneProgrammazione in Python, C++, R e altri linguaggi per implementare modelli quantitativi.Programmazione di algoritmi di trading, simulazioni di mercato, gestione e pulizia dati finanziari su scala elevata.Coding per sviluppo modelli AI, automazione processi di analisi dati, ottimizzazione di modelli ad alta complessità computazionale.
Competenze analiticheCapacità di analisi dati complessi, identificazione pattern e trend, interpretazione di risultati quantitativi.Analisi quantitativa approfondita per decisioni di investimento, gestione del rischio e ottimizzazione delle strategie di trading.Analisi di grandi dataset per allenamento modelli intelligenti, testing A/B, validazione statistica dei risultati.
Altre competenze chiaveComunicazione efficace per spiegare modelli complessi a stakeholder non tecnici, problem solving avanzato, collaborazione team.Comprensione profonda dei mercati finanziari e prodotto finanziari, capacità di adattarsi a mercati dinamici e veloci.Innovazione continua, lavoro interdisciplinare con data scientist, ingegneri e product manager, adattamento rapido a nuove tecnologie.

La guerra degli stipendi tra due mondi

I numeri della caccia ai talenti sono impressionanti: secondo quanto ha detto a Bloomberg il reclutatore tecnologico Mike Doonan, c’è stato un aumento del 40-50% nelle richieste di professionisti con background in finanza quantitativa da parte di aziende di intelligenza artificiale negli ultimi 12-18 mesi. Gli stipendi base possono raggiungere i 300mila dollari per posizioni entry-level, cifre competitive rispetto a Wall Street ma con una differenza cruciale. Mentre le banche offrono bonus sostanziosi, le aziende AI puntano su pacchetti di equity (le stock option) che potrebbero valere molto di più nel lungo periodo. La California, inoltre, vieta i contratti di non concorrenza che spesso intrappolano i quant nelle loro aziende finanziarie. Tuttavia, i vincoli non valgono cambiando di settore: da Wall Street alla Silicon Valley la strada è libera.

Secondo un’analisi delle comunicazioni su LinkedIn e dei siti aziendali condotta da Live Data Technologies, colossi come Jane Street e Citadel Securities hanno perso diversi quant che sono andati a lavorare in aziende di AI nell’ultimo anno. Il ceo di OpenAI Sam Altman ha sponsorizzato eventi di reclutamento focalizzati sui quant in un post di aprile su X, mentre Noam Brown, ex-quant e ricercatore senior dell’azienda, ha sottolineato che i candidati non devono più accettare tagli salariali. Johnny Ho di Perplexity, ex dipendente di Tower Research Capital, ha confermato che l’azienda paga stipendi base di 200mila dollari compensando con equity.

La risposta non si fa attendere e le aziende di Wall Street non stanno a guardare ma cercano invece di frenare l’emorragia. Iain Dunning di Hudson River Trading ha postato su X a maggio un appello diretto ai ricercatori stanchi del “caos organizzativo” delle aziende AI spiegando in pratica che lavorare a Wall Street è meglio.

Tra promesse e realtà: il futuro della migrazione

Il messaggio è ‘venite a costruire il dio delle macchine’“, ha detto alla stampa americana Agustin Lebron, ex trader di Jane Street ora in una startup di trading sistematico. “Ma sospetto che per molti di loro finirà per essere ‘venite a capire come far comprare cose dalla pubblicità’“. Infatti, passare alle startup miliardarie dell’AI potrebbe voler dire fare molti soldi ma anche andare a fare un lavoro molto meno “eroico” di quel che sembrava in un primo momento.

Insomma, il rischio di delusione è reale per quanti sperano di lavorare su progetti rivoluzionari e si ritrovano invece a ottimizzare algoritmi pubblicitari. Tuttavia, le aziende di AI sostengono di essere attratte dal “pensiero analitico rigoroso e dai metodi di ricerca empirica” che i quant possiedono. Secondo i reclutatori di Anthropic queste competenze hanno “sostanziali sovrapposizioni con le sfide tecniche dello sviluppo di sistemi AI più sicuri e capaci“.

La tendenza sembra destinata a intensificarsi, nonostante i tentativi di Wall Street di trattenere i propri talenti. Citadel ha registrato 108mila candidature per il suo programma di stage estivo, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente, segno che l’interesse per la finanza quantitativa resta alto. Ma la libertà contrattuale offerta dalla California e l’attrattiva di partecipare alla prossima rivoluzione tecnologica continuano a esercitare un fascino irresistibile.

Il risultato è che è in corso una ridefinizione degli equilibri tra due dei settori più innovativi e competitivi dell’economia globale, dove i migliori cervelli matematici si trovano al centro di una battaglia senza esclusione di colpi.

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