Addio alle zone morte. Apple e SpaceX fanno squadra per trasformare l’iPhone in un telefono satellitare a tutti gli effetti. La rivoluzione è arrivata con un aggiornamento software. L’ultima versione di iOS, la 18.3, nasconde infatti una nuova funzione: abilita la capacità di rendere l’iPhone un vero e proprio telefono satellitare, sbloccando la funzionalità hardware già presente sugli apparecchi di Apple da iPhone 14 e resa possibile dalla nuova costellazione di satelliti di SpaceX predisposti per la comunicazione direct-to-cellphone lanciata lo scorso dicembre. Questa trasformazione, avvenuta grazie alla partnership tra Apple, SpaceX e T-Mobile, segna un punto di svolta nella storia delle comunicazioni mobili. Ed è solo l’inizio di qualcosa di molto più grande.
Tutto è cominciato nel 2022, quando Apple ha presentato la prima versione della connettività satellitare sugli iPhone 14. Si trattava di un servizio gratuito ma limitato, che utilizzava la rete Globalstar solo per i messaggi di emergenza. Il telefono doveva essere puntato verso il satellite e funzionava solo in alcuni Paesi (tra i quali l’Italia). Molte limitazioni, ma era comunque un cambiamento rivoluzionario: Apple ha insistito a lungo nelle sue comunicazioni di marketing sulla sicurezza aggiuntiva data dalla sua piattaforma. In caso di incidenti, cadute in casa o fuori, ma anche quando ci si trova dispersi in montagna o in zone senza coperture, con Apple Watch e iPhone è possibile lanciare un SOS georeferenziato, anche automaticamente.
La costellazione delle meraviglie
Adesso invece Apple cambia marcia: non più sms in caso di emergenza, ma vere e proprio comunicazioni anche quando non c’è campo. Con l’aggiornamento a iOS 18.3 e l’accordo con SpaceX, infatti, secondo quanto riferisce il solito Mark Gurman di Bloomberg, gli iPhone compatibili (teoricamente dal 14 in su) possono connettersi automaticamente alla nuova rete di satelliti Starlink. E in modo molto facile: non serve più puntare il telefono verso il cielo, come occorreva fare con la rete di satelliti Globalstar e la connettività diventa automatica. Il servizio, per adesso disponibile in versione test solo negli Stati Uniti tramite T-Mobile, permette non solo di mandare messaggi ma anche di scambiare immagini, ascoltare musica e podcast.
La nuova frontiera della connettività satellitare è ancora in fase beta e coinvolge solo un numero limitato di utenti che sono stati avvisati dall’operatore americano con un sms. Tuttavia, T-Mobile ha già annunciato che il servizio verrà esteso a partire da febbraio 2025. E Musk ha dichiarato che i prossimi aggiornamenti permetteranno anche lo streaming video a media risoluzione. Insomma, se avete un iPhone recente e siete negli Stati Uniti il vostro apparecchio sta per cambiare radicalmente nelle vostre tasche.
Il futuro è sopra di noi
Intanto, la strategia di Apple sta diventando chiara: non vincolarsi a un solo operatore satellitare. Da un lato mantiene il servizio base con Globalstar per le emergenze, dall’altro apre a Starlink per servizi più avanzati. Le conseguenze si sono viste subito in Borsa, con il crollo dell’11% delle azioni Globalstar alla notizia dell’accordo tra Apple e SpaceX.
La vera rivoluzione però deve ancora arrivare. SpaceX sta infatti lavorando per espandere il servizio a livello globale, con accordi con altri operatori. E la tecnologia continua a evolversi: presto potrebbero arrivare anche le chiamate vocali e una vera connessione dati. Il telefono cellulare sta diventando davvero un dispositivo sempre connesso.
Un nuovo paradigma
L’impatto di questa trasformazione va ben oltre la semplice connettività. Stiamo assistendo alla nascita di una nuova generazione di dispositivi mobili che non conoscono zone morte o aree non coperte. Le implicazioni per la sicurezza, il lavoro e la comunicazione sono enormi. E la competizione nel settore delle comunicazioni satellitari sta solo cominciando.
La vera domanda è: siamo pronti per un mondo in cui saremo sempre connessi, ovunque ci troviamo? La risposta la darà il mercato, ma una cosa è certa: il futuro della telefonia mobile passa per lo spazio. E questa volta non è fantascienza. E voi, vi abbonereste al servizio di telefonia ibrida cellulare-satellitare?