Qui a TechDALE siamo tutti innamorati del Flipper Zero. Lo diciamo a scanso di equivoci: è un piccolo apparecchio geniale, pensato per chi non vuole usare in maniera passiva le tecnologie ma imparare a smanettare, a capire come funzionano le cose e, insomma, essere un utente più attivo e non un u-tonto. 

Per questo la notizia che è arrivata dal Canada solleva numerose perplessità. Soprattutto visto che i motivi per cui è stata decisa in realtà non sono più validi.

Il divieto di vendita in Canada

Il governo canadese ha deciso di vietare la vendita e l’uso del piccolo debugger multiuso per cercare di fermare i furti di auto.

Flipper Zero è nato come uno strumento per aiutare gli smanettoni che vogliono sviluppare dei nuovi dispositivi hardware. Infatti, una volta costruito un nuovo apparecchio connesso via WiFi, Bluetooth Rfid, Nfc e persino infrarosso, con Flipper Zero è possibile intercettare tutte le emissioni e trovare eventuali bug o altre problematiche.

Flipper Zero
Flipper Zero (Foto Wikimedia)

Alcuni però avrebbero scoperto che con Flipper Zero si possono anche aprire le serrature radiocontrollate delle automobili o le porte automatiche dei garage e persino delle case. Flipper Zero permette infatti di fare un “Reply Attack”, che in pratica intercetta il segnale radio codificato ad esempio del telecomando del cancello o della chiave dell’auto, e replicarlo in un secondo momento.

Ma serve davvero a rubare le auto?

Solamente in Canada, secondo i dati forniti dal governo, con questo tipo di tecnica viene rubata un’auto ogni sei minuti, circa 90mila veicoli all’anno, con danni pari a poco meno di un miliardo di euro. 

Flipper Zero non è l’unico strumento utilizzato per questo tipo di furti e l’azienda produttrice, Flipper Devices, afferma che in realtà il suo apparecchio non può essere utilizzato per rubare auto prodotte dopo il 1990, perché utilizzano sistemi di codifica variabili che il device non è in grado di replicare. 

Il governo canadese sta rivedendo la richiesta di divieto di vendita e di utilizzo ma il dato resta: vietando le cose senza conoscere la tecnologia si rischia sempre di fare una brutta figura.

Alcuni delle fonti di questo articolo: