C’è qualcosa di meravigliosamente paradossale nel celebrare il compleanno di un personaggio che “esiste” da 44 anni, però ufficialmente sono 40 anche se ne dimostra eternamente 26. Mario, l’idraulico italiano-americano più celebre del pianeta, come tutti i personaggi fittizi vive sospeso in una bolla temporale che sfida ogni logica anagrafica. Mentre il mondo invecchia attorno a lui, Mario salta tra tubi verdi e blocchi misteriosi con la stessa energia del 1985. È il miracolo della finzione videoludica: un eterno presente dove il tempo scorre senza lasciare traccia.

Un po’ per gioco, un po’ perché a settembre di quest’anno c’è una ricorrenza in cifra tonda (40!) ripercorriamo le tappe della vita di Mario. Anzi, Super Mario. O meglio, Jumpman. I videogiochi, si sa, servono a tante cose diverse. Sono dei passatempo, sono dei veri e propri classici, sono stressanti, sono addirittura degli ausili per la salute. Soprattutto, possono essere anche dei capolavori senza tempo. È il caso di Mario.

Buon compleanno a te

Se si scava un po’ si scopre subito che la questione dell’età di Mario nasconde in realtà tre diverse cronologie che si intrecciano senza mai sovrapporsi completamente. La prima data cruciale è il luglio 1981, quando un carpentiere chiamato Jumpman fece la sua apparizione nell’arcade Donkey Kong, creato dal designer giapponese Shigeru Miyamoto. Non si chiamava ancora Mario e non era nemmeno un idraulico, ma già mostrava quella vocazione al salto che lo avrebbe reso immortale. La seconda data è il 1983, quando in Mario Bros. il personaggio acquisì definitivamente il suo nome, ispirato da Mario Segale, il proprietario dell’edificio che ospitava la sede americana di Nintendo.

Ma la data che conta davvero, quella che il mondo celebra come il vero compleanno di Mario, è il 13 settembre 1985. Quel giorno, in Giappone, usciva Super Mario Bros. per il Nintendo Entertainment System (conosciuto in Giappone anche come Famicon). Super Mario Bros. è il gioco che avrebbe salvato l’industria videoludica dalla crisi del 1983 e trasformato un personaggio secondario in un’icona globale. Da allora, ogni 13 settembre diventa occasione per festeggiare non solo un videogioco, ma un vero fenomeno culturale che ha attraversato quattro decenni rimanendo sempre attuale.

L’enigma dell’età fittizia

Nella realtà interna del Regno dei Funghi, però, il tempo segue regole diverse. Secondo le dichiarazioni ufficiali di Miyamoto, Mario ha canonicamente tra i 24 e i 26 anni, un’età che lo colloca in quella fascia di giovane adulto energico e ottimista che ben si adatta alle sue avventure. Alcuni fan, con zelo da archivisti, hanno persino individuato una data di nascita non ufficiale ma popolare: l’11 ottobre 1989. Super Smash Bros. Melee del 2001 confermava i 26 anni del personaggio, cristallizzando per sempre la sua età in un eterno presente narrativo.

Questa giovinezza perenne non è casuale ma risponde a precise esigenze narrative e commerciali. Un Mario venticinquenne può essere credibile sia come atletico saltatore che come eroe romantico in cerca della principessa Peach. Può guidare kart a velocità folle, praticare ogni sport olimpico, gestire un ambulatorio medico e persino viaggiare nello spazio. La sua età lo rende universale: abbastanza giovane per i più piccoli che lo scoprono adesso, abbastanza maturo per gli adulti che con lui sono cresciuti.

It’s a-me, Mario!

AnnoTitoloRuolo di Mario e LuigiTipo di gioco/prodottoSupporto/Media
1981Donkey KongMario (Jumpman) carpentiere; Luigi assenteArcade platformArcade
1983Mario Bros.Mario e Luigi idrauliciArcade platformArcade
1985Super Mario Bros.Mario e Luigi eroi del Regno dei FunghiPlatformNES
1992Super Mario KartMario, Luigi e altri pilotiCorse / Kart racingSNES
2001Luigi’s MansionLuigi protagonistaAzione/AvventuraNintendo GameCube
2003Mario & Luigi: Superstar SagaMario e Luigi protagonisti RPGRPGGame Boy Advance
2007Super Mario GalaxyMario protagonistaPlatform 3DWii
2013Luigi’s Mansion: Dark MoonLuigi protagonistaAzione/Avventura (remake)Nintendo 3DS
2013New Super Luigi ULuigi protagonistaPlatform 2DWii U
2017Super Mario OdysseyMario protagonistaPlatform 3DNintendo Switch
2019Luigi’s Mansion 3Luigi protagonistaAzione/AvventuraNintendo Switch
2020Paper Mario: The Origami KingMario protagonistaRPG/AvventuraNintendo Switch
2023Super Mario Bros. MovieMario e Luigi protagonistiFilm animatoCinema
2024Luigi’s Mansion 2 HDLuigi protagonistaAzione/AvventuraNintendo Switch
1992-2025Serie Mario Kart (diversi titoli)Mario, Luigi e altri personaggi pilotiCorse / Kart racingVarie console (SNES, N64, Wii, Switch)

L’evoluzione del personaggio racconta anche la storia dell’industria videoludica stessa. Dal cantiere di Donkey Kong alle fogne di New York in Mario Bros., fino all’approdo definitivo nel Regno dei Funghi, ogni ambientazione ha segnato un progresso tecnologico e narrativo. Le limitazioni hardware dell’epoca (la necessità di disegnare il volto con pochi pixel) portarono alla creazione di elementi iconici come i baffi e il cappello rosso. Quello che nacque come compromesso tecnico divenne marchio di fabbrica indelebile.

Luigi, apparso per la prima volta in Mario Bros. del 1983, iniziò come semplice “palette swap”, una versione ricolorata di Mario per il secondo giocatore. Col tempo acquisì una personalità propria: più alto, più timido, capace di saltare più in alto ma meno preciso nei movimenti. La dinamica tra i due fratelli idraulici di Brooklyn divenne elemento narrativo fondamentale, culminando nella serie di giochi di ruolo Mario & Luigi iniziata nel 2003.

Il segreto dell’immortalità

L’eterno ragazzo italo-americano di Brooklyn è una delle più grandi superstar mediatiche di sempre: oltre 800 milioni di copie vendute per i giochi del franchise, un film d’animazione da record nel 2023, parchi tematici in costruzione. Mario non è solo un personaggio ma un linguaggio universale che parla a generazioni diverse. Ha attraversato indenne rivoluzioni tecnologiche, cambiamenti di gusto, mode passeggere. Mentre altri eroi videoludici invecchiano o vengono dimenticati, Mario si reinventa senza mai tradire la sua essenza.

Il segreto sta forse proprio in questa capacità di essere sempre contemporaneo rimanendo fedele a se stesso. Mario non ha bisogno di origin story drammatiche o reboot complicati. La sua forza sta nella semplicità archetipica: salvare la principessa, sconfiggere il cattivo, esplorare mondi fantastici. È un everyman che chiunque può incarnare, un eroe senza superpoteri se non la capacità di saltare e la determinazione di non arrendersi mai.

Quarantatré anni dopo quel primo salto per evitare i barili lanciati da Donkey Kong, Mario continua a correre verso nuove avventure. Nel 2024 è uscito Mario & Luigi: Brothership per Nintendo Switch, l’ultimo capitolo di una saga che non mostra segni di stanchezza. Le console cambiano, la grafica evolve da 8 bit a modelli tridimensionali fotorealistici, ma Mario resta Mario: baffi neri, cappello rosso, salopette blu e quell’esclamazione gioiosa che attraversa le lingue.

Celebrare il compleanno di Mario significa quindi accettare il paradosso temporale che lo governa. Nato nel 1981, consacrato nel 1985, eternamente venticinquenne nel suo universo narrativo. Un personaggio che invecchia senza invecchiare, accumula storia senza perdere freschezza, diventa veterano rimanendo principiante. Nel Regno dei Funghi il tempo è circolare, ogni avventura ricomincia da capo, ogni castello nasconde sempre la stessa principessa da salvare. Ed è proprio questa eternità videoludica, questo presente infinito del gioco, un giorno della marmotta digitale, a garantire che tra altri quarant’anni qualcuno festeggerà ancora il compleanno dell’idraulico più famoso del mondo, che avrà sempre e soltanto 26 anni.

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