Il ritorno dell’ultraleggero. Dieci anni fa Apple ha lanciato il MacBook da 12 pollici: un computer che, pur con dei limiti notevoli (a parte la poca potenza dei processori Intel Core M, aveva anche una tastiera meno che ottimale) ha segnato un traguardo per gli ultraleggeri e rimane il sogno di molti utenti della casa di Cupertino.

Adesso Apple potrebbe essere pronta a rilanciare la sua visione di portatile ultraleggero questa volta con processore Apple Silicon. Ma non sarebbe esattamente quello che ci potremmo aspettare. Di solito non guardiamo i rumors, perché qui preferiamo approfondire le cose che esistono realmente. Questa volta, però, vale la pena spendere un po’ di tempo per cercare di capire di cosa stiamo parlando.

La solita “gola profonda”

Secondo fonti solitamente reputate affidabili nel mondo delle indiscrezioni sulle cose di Apple, cioè l’analista Ming-Chi Kuo e altre fonti della supply chain da lui ascoltate, l’azienda di Cupertino starebbe sviluppando un nuovo MacBook basato sul processore A18 Pro, lo stesso chip presente negli iPhone 16 Pro. La produzione di massa dovrebbe iniziare tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con l’obiettivo di portare sul mercato un dispositivo dal prezzo contenuto tra i 699 e i 799 dollari: vale a dire circa 720-820 euro Iva inclusa (attualmente un MacBook Air M4 base sul sito di Apple costa 1249 euro).

Va chiarito che si tratta, naturalmente, di indiscrezioni non confermate ufficialmente da Apple e che quindi potrebbe non esistere niente di quello di cui stiamo parlando.

Però provengono da fonti che in passato si sono rivelate attendibili e, come vedremo tra un attimo, il progetto potrebbe avere senso. Rappresenterebbe infatti una strategia coerente con l’obiettivo di espandere la base utenti nel segmento economico, dove Apple tradizionalmente fatica a competere con Chromebook e laptop Windows di base. Per la prima volta nella storia dei Mac, l’azienda utilizzerebbe un processore originariamente progettato per smartphone, segnando un cambio di paradigma significativo.

La scelta dell’A18 Pro, come indicato dalle indiscrezioni, non è casuale: offre prestazioni single-core competitive e multi-core paragonabili al chip M1, mantenendo però costi di produzione e consumi energetici molto contenuti. È in pratica l’equivalente di un M1 (con un paio di limitazioni che vediamo subito) ancora più efficiente. Se fosse vero, questo approccio permetterebbe ad Apple di realizzare un dispositivo accessibile senza compromettere troppo l’esperienza utente e abbassando sostanzialmente il prezzo.

Il precedente del MacBook 12 pollici

Prima di spiegare come potrebbe essere il nuovo MacBook A18, guardiamo com’era il suo progenitore. Infatti, il nuovo progetto richiama inevitabilmente alla memoria il MacBook da 12 pollici, lanciato nel 2015 e ritirato silenziosamente nel 2017, dopo tre generazioni. Quel dispositivo rappresentava l’idea più estrema di Apple di un computer portatile: peso inferiore al chilogrammo, spessore di appena 13 millimetri e una sola porta USB-C per tutto.

Il processore Intel Core M era però troppo lento per le aspettative degli utenti, e le limitazioni eccessive lo resero un prodotto di nicchia. La batteria durava poco, la tastiera butterfly si rivelò problematica e il prezzo di partenza superiore ai 1300 dollari (in Italia partiva da quasi 1500 euro) lo collocava in una fascia troppo alta per le prestazioni offerte.

Tuttavia, quel MacBook anticipava tendenze che oggi sono mainstream: il raffreddamento passivo senza ventole, la ricerca dell’estrema portabilità e l’idea di un computer secondario ultraleggero. Le lezioni apprese da quell’esperienza sembrano aver guidato lo sviluppo dell’attuale progetto A18 Pro. Apple ha capito che l’ultraleggero ha senso solo se abbinato a un prezzo davvero competitivo e a prestazioni sufficienti per l’uso quotidiano. Il chip A18 Pro, nato dall’esperienza maturata negli smartphone, potrebbe finalmente offrire il giusto equilibrio tra efficienza energetica e potenza di calcolo.

Vecchie e nuove glorie

CaratteristicaMacBook 12″ Intel 2015MacBook A18 Pro (ipotetico)MacBook Air base M4 (attuale)
Anno di lancio2015Previsto fine 2025 / inizio 20262025
ProcessoreIntel Core M dual-core 1.1 / 1.2 GHzApple A18 Pro 6-core ARM fino a 4.04 GHzApple M4 12-16 core ARMv9, frequenza più alta
Architettura CPUx86-64 (Intel Broadwell)ARMv9 (3 nm)ARMv9+ (3 nm avanzato)
Core CPU / Thread2 core / 4 thread6 core / 6 thread12-16 core (configurazioni varie)
Memoria RAM8 GB LPDDR3, non espandibile8 GB LPDDR5X saldata (no espansione)16-32 GB LPDDR5X dual/quad channel
StorageSSD 256 / 512 GB PCIeProbabile SSD base 256-512 GBSSD NVMe veloce base 256-512 GB
Display12″ Retina IPS 2304×1440 226 ppiCirca 13″ IPS simile al MacBook Air13.6″ Liquid Retina XDR, risoluzione superiore
GPUIntel HD Graphics 5300GPU 6 core 768 shader con ray tracingGPU integrata potenziata, ray tracing avanzato
Porte1x USB-C (USB 3.1 Gen 1 5 Gbps), jack 3.5 mmSolo USB 3.0 (10 Gbps), no ThunderboltThunderbolt 4 / USB4
Supporto display esterni1 monitor esterno fino a 4K 3840×2160 a 60HzProbabilmente 1 display esternoSupporto fino a 4 display esterni
ConnettivitàWi-Fi 802.11ac, Bluetooth 4.0Probabilmente Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.xWi-Fi 6E/7, Bluetooth 5.x
Batteria / AutonomiaFino a 9 ore di navigazione web wirelessProbabile durata superiore grazie a efficienza mobileOltre 15 ore web wireless
Peso0,92 kgProbabilmente 1,1-1,3 kg (ultraleggero)Circa 1,2 kg
Design e coloriSottile, metallo, colori standard (Argento, Oro, Grigio siderale)Sottile, colori

Caratteristiche tecniche del nuovo ultraleggero

Il MacBook con A18 Pro dovrebbe avere uno schermo da 13 pollici, mantenendo dimensioni compatte ma utilizzabili per la produttività. Il processore A18 Pro offre 6 core CPU con frequenza massima di 4,04 GHz e una GPU a 6 core con supporto hardware per il ray tracing, prestazioni superiori al chip M1 in ambito grafico. La memoria RAM però è il vero tallone di Achille: è limitata a 8 GB di LPDDR5X saldata, senza possibilità di espansione, mentre lo storage parte da 256 GB e arriva fino a 2 Terabyte.

La grande novità di un prodotto del genere, se fosse indirizzato primariamente al mercato scolastico, sarebbe una scocca in policarbonato (come i vecchissimi iBook) che aiuterebbe a contenere i costi rispetto alla scocca di alluminio e permetterebbe la realizzazione di portatili con una gamma di colori vivaci: argento, blu, rosa e giallo, seguendo la strategia già adottata per iMac e iPad di fascia base.

Veniamo alle dolenti note: le limitazioni hardware. Perché con quel chipset sono significative: niente porte Thunderbolt ma solo USB-C standard, supporto per un singolo display esterno e capacità di RAM ridotta rispetto ai MacBook tradizionali. E solo 8 GB di RAM non espandibile, come abbiamo detto.

Tutte queste limitazioni però comportano anche un non piccolo vantaggio. Infatti, il chip A18 Pro ha un TDP di circa 12 watt, inferiore ai 18 watt dell’M1, garantendo raffreddamento passivo e autonomia superiore. Queste scelte tecniche renderebbero il dispositivo inadatto per carichi di lavoro intensivi come editing video professionale o sviluppo software complesso. Ma permetterebbero di fare bene altre cose, offrendo un’esperienza Mac essenziale ma soddisfacente per attività quotidiane e produttività leggera. L’ideale, insomma, per chi vuole tanta autonomia, leggerezza e un uso di base.

Negli anni i MacBook si sono sempre più ridotti, anche quando erano enormi rispetto a oggi (Immagine Wikipedia)
Negli anni i MacBook si sono sempre più ridotti, anche quando erano enormi rispetto a oggi (Immagine Wikipedia)

Target e posizionamento di mercato

Il pubblico di riferimento comprende principalmente studenti universitari e delle superiori che necessitano di un portatile affidabile per appunti, ricerca e attività accademiche. Il dispositivo si rivolge anche a chi desidera avvicinarsi per la prima volta all’ecosistema Apple senza l’investimento richiesto da un MacBook Air.

La fascia di prezzo lo collocherebbe in diretta competizione con i migliori Chromebook e laptop Windows economici, settori dove Apple è tradizionalmente assente. Per molti utenti, l’accesso a macOS, all’App Store e all’integrazione con iPhone e iPad potrebbe giustificare un piccolo sovrapprezzo rispetto alla concorrenza.

Le prestazioni dell’A18 Pro sono più che sufficienti per navigazione web, streaming, elaborazione testi, fogli di calcolo e presentazioni. La longevità del dispositivo dovrebbe essere di 4-5 anni per usi non intensivi, simile a quanto si osserva con gli attuali possessori di MacBook Air M1.

Il sistema operativo macOS offrirebbe inoltre una sicurezza e una stabilità superiori rispetto a molte alternative economiche. L’assenza di ventole garantirebbe un funzionamento completamente silenzioso, caratteristica apprezzata in ambienti di studio o lavoro condivisi.

La strategia commerciale di Apple punta chiaramente all’espansione della base utenti attraverso un prodotto di ingresso che mantenga la qualità costruttiva e l’esperienza software distintive del marchio. Il riutilizzo di tecnologie già sviluppate per iPhone permetterebbe di contenere i costi di ricerca e sviluppo, trasferendo economie di scala dal mercato smartphone a quello dei computer portatili.

Se le indiscrezioni si rivelassero fondate (e bisogna sempre tenere a mente che nulla di quanto ipotizzato finora potrebbe essere vero), questo MacBook ultraleggero rappresenterebbe una svolta significativa nella strategia di Apple, aprendo l’ecosistema Mac a una fascia di mercato finora inesplorata.

Le cose da sapere sui processori serie M e A18

CaratteristicaApple A18 ProApple M1Apple M2Apple M3Apple M4
Anno di lancio20242020202220242025 (previsto)
Core CPU6 core (6 thread)8 core (8 thread)8 core (8 thread)10 core (varia con modello)Fino a 12-16 core (Pro/Max)
Frequenza CPU maxFino a 4,04 GHzFino a 3,20 GHzFino a 3,49 GHzMaggiore di M2, circa 3.5-3.7 GHzPiù alta di M3, dettagli vari
Architettura CPUARMv9-A (3 nm)ARMv8.5-A (5 nm)ARMv9 (5 nm)ARMv9 (3 nm)ARMv9+ (3 nm avanzato)
Memoria RAM max8 GB LPDDR5X (single channel)16 GB LPDDR4X (dual channel)24 GB LPDDR5 (dual channel)24+ GB LPDDR5X (dual channel)32+ GB LPDDR5X (dual/quad channel)
Larghezza banda RAM60 GB/s68,2 GB/s~100 GB/s~150 GB/s>150 GB/s
GPU Core6 core (768 shader, ray tracing)8 core (1024 shader, no ray tracing)10 core (più potente, senza ray tracing)GPU di nuova generazione con ray tracingGPU molto potenziata con ray tracing avanzato
Supporto porteUSB 3.0 (no Thunderbolt)Thunderbolt 3Thunderbolt 4Thunderbolt 4Thunderbolt 4/5
Consumo energetico (TDP)~12 W~18 W~20-24 W~25-30 W~30+ W
Supporto display esterni1 display esternoFino a 2 display esterniFino a 2 display esterniFino a 3-4 display esterniFino a 4+ display esterni
Caratteristiche specialiHardware AI Neural Engine 16 core @ 38 TOPS, ray tracing GPUNeural Engine 16 core @ 11 TOPSNeural Engine miglioratoNeural Engine avanzato, maggiore AI/MLNeural Engine massimo potenziamento
Uso tipico consigliatoProduttività leggera, streaming, navigazione webProduttività mainstream, editing leggeroProduttività avanzata, multimedia, sviluppoUso professionale e creativo intensivoUso professionale ad alte prestazioni
Prezzo indicativoEntry-level, più economicoMedioMedio-altoAltoMolto alto
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