Il mercato dei microchip continua a sfornare novità. È da diverso tempo che i ricercatori si stanno concentrando sul rendere i microchip commestibili e ora iniziano ad arrivare i primi risultati interessanti.

Microchip nella frutta

L’industria alimentare è nel mirino dei produttori di microchip e a dimostrarlo c’è un progetto che riguarda i chip al niobato di litio. L’obiettivo è quello di rilevare in remoto la maturazione della frutta, ma anche mettere fine al furto della frutta nei campi.

Parmigiano Reggiano e microchip: sodalizio in arrivo

Le aziende che producono il Parmigiano Reggiano da anni sono impegnate contro l’agropirateria: la lotta ad un’intera industria di prodotti falsi che invadono il mercato.

La soluzione? Hanno iniziato ad inserire dei chip commestibili, delle dimensioni di un minuscolo granello di sale, nelle forme di Parmigiano per fornire informazioni ai consumatori sull’origine e sull’autenticità del formaggio.

ParmigianoReggiano_Forma

Farmaci e chip: in arrivo le pillole smart

I produttori dei chip commestibili potrebbero presto entrare anche nell’industria farmaceutica. Il progetto, infatti, riguarderebbe la creazione di supermedicine dotate di chip che ci diranno se e quando sono state ingerite, misureranno PH e temperatura corporea e decideranno il dosaggio giusto per il nostro corpo. Il rilascio del farmaco sarà controllato da un dispositivo esterno in base ai parametri rilevati internamente al corpo.

I microchip stanno diventando sempre più importanti e queste applicazioni potrebbero rendere il loro mercato ancora più prezioso.

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